Segnaletica di cantiere: la mancanza del cartello è reato, multe fino a 10mila euro

I cantieri sono uno dei luoghi di lavoro che comporta più rischi, sia per i lavoratori che per gli individui che si trovano nei dintorni. A renderli pericolosi sono sia le caratteristiche degli ambienti in cui si opera che il gran numero di strumenti utilizzati. Un buon modo per ridurre i pericoli, è utilizzare correttamente la segnaletica di cantiere, primo fra tutti il cartello che indica i ‘Lavori in corso’.

Segnaletica di cantiere: di cosa si tratta e tipologie

La cartellonistica di cantiere indica in maniera estremamente precisa i divieti e i pericoli presenti sul luogo di lavoro. È chiaro, quindi, quanto siano utili per evitare incidenti ed infortuni non solo a chi si trova a lavorare nel cantiere ma anche a chi, per disparati motivi, vi si trova nei paraggi.

Esistono diverse tipologie di segnaletica di cantiere, tra i quali segnali di divieto, di avvertimento, di soccorso, informativi e prescrittivi. Questi vanno applicati dopo un’attenta valutazione dei rischi presenti sul luogo di lavoro, quando questi ultimi non possono essere evitati o sufficientemente ridotti. La predisposizione della cartellonista è responsabilità del datore di lavoro.

La normativa vigente

L’utilizzo della segnaletica cantieri è regolamentata dal Testo unico sulla sicurezza sul lavoro (TUSL), emanato con il Decreto legislativo n° 81 del 9 aprile 2008. L’importanza della cartellonistica si può dedurre dal fatto che un intero titolo è dedicato a disciplinare questo argomento. Si tratta del Titolo V – Segnaletica di salute e sicurezza sul lavoro.

Il Titolo V, innanzitutto, chiarisce cosa si intende per segnaletica di salute e sicurezza sul lavoro. Si tratta di “una segnaletica che, riferita ad un oggetto, ad una attività o ad una situazione determinata, fornisce una indicazione o una prescrizione concernente la sicurezza o la salute sul luogo di lavoro, e che utilizza, a seconda dei casi, un cartello, un colore, un segnale luminoso o acustico, una comunicazione verbale o un segnale gestuale”. Stabilisce, poi, gli obblighi in capo al datore di lavoro, la necessità di informare e formare e le sensazioni derivanti dalla mancata osservazione delle regole.

L’importanza del cartello ‘Lavori in corso’

Tra la segnaletica di cantiere vi è anche il cartello ‘Lavori in corso’, la cui presenza è estremamente importante in quanto permette a chiunque di verificare che i lavori siano stati autorizzati. La mancata apposizione di questo tipo di cartello rappresenta un vero e proprio illecito che può avere sanzioni molto pesanti, che arrivano anche a superare i 10 mila euro.

Lo ha reso chiaro la Corte di Cassazione che, con la sentenza n° n. 29213 del 2017, ha stabilito che l’assenza del cartello equivale ad una violazione del permesso a costruire e può essere sanzionato con un’ammenda pari ad un massimo di 10.329 euro.

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